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Andy Tauer, profumi a cinque stelle 2

Andy Tauer, profumi a cinque stelle 2

I profumi del naso svizzero
Abbiamo incontrato il naso Andy Tauer presso Profumo a Milano. Nell’occasione, il creatore di profumi ha parlato a Luxgallery della sua passione e ha illustrato le sue creazioni, a partire da L’Air du Désert Marocain del settembre 2005, il profumo di cui non cambierebbe una nota. “Mi piace così com’è”, commenta. “L’immagine che sta alla base di questa creazione è una camera d’albergo a Marrakech, al tramonto e al confine col deserto. La finestra si apre e la stanza viene invasa dall’aria calda e dagli odori del gelsomino rampicante, delle spezie, dell’umidità della sera con la luna che sorge sul deserto”. Ecco le note di coriandolo, cumino e petit grain lasciare il posto all’intensità di rock rose e al gelsomino, per finire con legno di cedro, vetiver e ambra grigia.
Questo profumo è il secondo creato da Andy, preceduto nel gennaio del 2005 da Le Maroc Pour Elle, “nato sulla richiesta specifica di un amico gestore di un negozio di libri e oggetti di artigianato marocchino a Zurigo. È stata la prima fragranza proposta al pubblico. Prima creavo profumi solo ad uso personale o per regali. Ho creato un profumo femminile orientale e molto naturale. Le essenze pregiate di assoluta di rosa damascena e di gelsomino, miscelate alle note di cedro dell’Atlante, sono state la mia fonte di ispirazione per dipingere un ritratto olfattivo delle atmosfere del Maghreb, sensuale e orientale”.

Il successo commerciale è arrivato con L’Air du Désert Marocain, venduto sempre in questo negozio, grazie alla recensione di Luca Turin, noto critico di profumi, che lo ha definito come la miglior fragranza prodotta da un creatore indipendente da quando Coty ha ideato La Rose Jacqueminot.

Seguono le note maschili di Lonestar Memories, che ricorda la sua esperienza texana: “Richiama le immagini dei cowboys, dei bivacchi, del fumo, dei pascoli e del legno”. Nelle note di testa ecco geranio bourbon, semi di carote, salvia selvatica, seguite da note di cuore di legno di betulla, cisto, assoluta di gelsomino per finire con legno di cedro, vetiver, sandalo, mirra e tonka.
Ho poi deciso di cambiare genere, nonostante il filone orientale resti il mio prediletto, con la creazione di un profumo verde, leggero, che richiamasse l’immagine dei prati di montagna. Ecco Reverie au Jardin, caratterizzato dalla lavanda e dalle note erbacee, verdi e leggermente speziate e più dolci e floreali”.

Si torna poi alle note orientali con Incense Rosé e Incense Extreme, che interpretano le note intense dell’incenso in due modalità differenti. “Il primo unisce il fascino dell’incenso alla rosa scura, alla freschezza del mandarino e alla mirra in coda. L’immagine della confezione ha una storia interessante. Di solito sono io a creare le immagini delle scatole. In questo caso avevo ammirato nel negozio di Zurigo dei disegni originali, fatti a mano da un ragazzo di origine ungherese che viveva come homeless ed era stato aiutato dal negoziante. Disegna senza uno schema partendo dal centro e associando punti differenti. Una volta che il profumo era pronto gli ho chiesto di creare un disegno ispirandosi alla fragranza. Incence Extreme, invece, interpreta il tema dell’incenso in chiave differente, ‘cubista’, lineare tagliente”. Le note di testa di coriandolo, petit grain e lavanda lasciano spazio a un cuore di iris toscano e a una coda di incenso, legno di cedro del Texas, ambra grigia.

Arriviamo all’ultima creazione di profumeria artistica, Vetiver Dance, “costruito giocando sul contrasto tra le note di terra del vetiver e altre note più brillanti e fresche. Ho avuto l’ispirazione quando andavo in palestra ed ero stufo delle solite colonie. Le note verdi sono fresche e adatte al contesto. Ho lavorato sull’accostamento di vetiver e mughetto”.

Caterina Varpi

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