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Andromeda alla White Gallery

Andromeda alla White Gallery

Karim Rashid impreziosisce il lifestyle store

Verrà inaugurato a Roma il 2 dicembre 2009 White Gallery, il primo grande lifestyle store della capitale dedicato al Fashion, Food, Design, Art e Fragrances. Un luogo incantevole dove lusso e eccellenza la faranno da padrone fin dalla struttura.

A impreziosire l’architettura Andromeda ha realizzato Fluxus.
Questa scultura in vetro e luce è nata dalla collaborazione tra l’artista Michela Vianello, a cui si deve il concept dell’opera, e il designer Karim Rashid, ideatore del singolo elemento in vetro Knit. 

Knit, – ha dichiarato Karim Rashid – è un sistema costituito da elementi in vetro di Murano realizzati a mano che possono essere intrecciati fra loro – da pochi sino a migliaia – a formare infinite configurazioni: sorprendenti strutture d’illuminazione in vetro decorato. Gli spazi nei quali viviamo e gli oggetti di cui ci circondiamo devono idealmente essere organici, trasformabili, flessibili e permettere agli arredi e ai complementi d’arredo di respirare, per dare forma alla personalità dello spazio. Knit è il tessuto della luce stessa, per uno spazio sempre dinamico, voluttuoso e foriero di ispirazioni.”

Composta da una miriade di elementi che generano l’espressione estetica del movimento nello spazio Fluxus si sviluppa su una superficie di 60 m² è composto da 80.000 Knit in vetro fatto a mano e declinato in 5 colori e contiene 5000 lampade alogene puntiformi.

La White Gallery è stata pensata per essere una galleria d’arte contemporanea di 5000 metri quadrati in cui moda, design, arte, libri, musica, tecnologia e food tradurranno, anticipandole, le novità e le contaminazioni culturali del saper vivere contemporaneo.

A Fluxus il compito di esprimere in un segno estetico il senso e l’identità del luogo attraverso la fluidità apparente di una struttura che sembra un tessuto.
La sfida di questa impresa – afferma Michela Vianello, autrice dell’opera – è stata quella di immaginare me stessa come elemento e lasciarmi trasportare da un ritmo in un campo visuale ma, soprattutto, onirico, dove negativo e positivo, bianco e nero, mi facevano muovere attraverso il grigio come pausa di un perpetuo viaggio.”

White Gallery
Piazza G.Marconi, 18/19 Roma (EUR)
[email protected]
http://www.whitegallery.it/

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