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Agrigento, dalla mostra all’asta

Agrigento, dalla mostra all’asta

Dal 18 marzo al 3 ottobre nella Valle dei TempliDa oggi, giovedì 18 marzo 2010, fino al 3 ottobre 2010, cinquanta opere del Novecento saranno installate nella Valle dei Templi di Agrigento, il più grande parco archeologico del mondo, patrimonio Unesco.

Alcuni tra i capolavori di Giacomo Manzù, Francesco Messina, Emilio Greco, Mitoraj, Shimamoto e altri artisti italiani e internazionali saranno esposti nel suggestivo scenario offerto dal Tempio della Concordia, dalla Necropoli e dalla Villa Aurea.

Tutte le opere,  saranno battute all’asta da Christie’s a Milano in autunno; il ricavato della vendita sarà utilizzato per restaurare parte del Tempio di Zeus, esattamente per il recupero dei frammenti di uno degli otto Telamoni (enormi sculture maschili in calcarenite del V secolo a. C.).

La mostra, intitolata appunto Arte contemporanea per il Tempio di Zeus, è promossa dall’Unesco e dalla casa editrice Il Cigno, in collaborazione con il museo Macro di Roma, che si è occupato della selezione degli artisti.

Giuliano Puglisi, direttore di Unesco-Italia, ha spiegato come per la prima volta l’arte contemporanea, troppe volte considerata solo come business e mercato, partecipi attivamente al recupero del patrimonio classico del nostro Paese.

Il mix di classicità e contemporaneità è il leitmotiv della manifestazione: la cella del Tempio della Concordia, per esempio, fa da sfondo ad alcuni capolavori come la Bianca di Francesco Messina, il Fauno di Manzù, la Grande Figura Seduta di Greco e il gruppo mitologico degli Aes+F, esponenti di spicco dell’arte contemporanea russa che saranno presenti all’inaugurazione della mostra.

Il giardino di Villa Aurea, chiuso al pubblico dal dopoguerra, con il percorso sulla Necropoli, ospita invece i crani di Daniel Spoerri o il braccio di Aaron Young; nell’interno della Villa, invece, sono esposti i lavori di Afro, Guccione, Mitoraj, Shimamoto e altri ancora. Il percorso all’ingresso poi, è illuminato dal candelabro di Arman.

Molte delle opere in mostra sono state realizzate appositamente per l’occasione, come l’acrilico su tela di Carla Accardi, il Pozzo di Gregorio Botta, o L’Angelo della Valle di Ernesto Lamagna.

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