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8 – I vini della Maremma

8 – I vini della Maremma

La nuova frontiera dei vini toscani
Fino a non molto tempo fa era un territorio di grandi promesse. Oggi che quelle promesse sono state in larga parte mantenute, la Maremma e la provincia di Grosseto è la nuova frontiera dei vini Toscani. Già da tempo grandi aziende hanno dato vita alla produzione di vini importanti e le storiche denominazioni locali, per molto tempo quasi sconosciute, si sono sempre più affermate, alcune anche a livello internazionale.

Partendo dalla parte più settentrionale, nell’entroterra di Follonica e Punta Ala, i territori della Doc Montereggio di Massa Marittima e della Doc Montecucco, dove il Vermentino ritorna ad essere protagonista. Dopo averlo lasciato all’inizio del nostro viaggio, al confine tra Liguria e Toscana, ritroviamo il Vermentino, ma con un espressione leggermente diversa dalla precedente. Ricco di profumi ed aromi, ma con evidenti note legate alla particolarità di questo territorio. Vini che ben si abbinano alla cucina a base di pesce, dagli antipasti ai secondi al forno o al cartoccio. Per la Doc Monteregio da segnalare le aziende Fattoria Coliberto (Monteregio Laran e Monteregio Riserva Thesan). Nella Doc Montecucco, l’azienda Villa Patrizia con il Montecucco Sangiovese ed il Montecucco Rosso Riserva Orto di Boccio.

Più a sud, passato il fiume Ombrone, entriamo nel territorio dell’ormai famoso Morellino di Scansano, di cui abbiamo già parlato nelle schede dedicate ai grandi rossi di Toscana. Vini rossi, ma non solo. Qui si produce anche un bel vino bianco, il Bianco di Pitigliano Doc, ottenuto in prevalenza con Trebbiano Toscano (Procanico). Floreali e fruttati sono vini caratterizzati da riconoscibili sentori di pera. All’interno di questo territorio troviamo la Doc Sovana, il “lato rosso di Pitigliano”. Vini ben strutturati, con una buona predisposizione all’invecchiamento, in particolare le Riserve ed le etichette con prodotte con prevalenza di Cabernet Sauvignon o Merlot. Interessante l’aziena Sassotondo con il suo Bianco di Pitigliano e il Sovana Riserva Franze.

Infine, nella parte più meridionale della Toscana, al confine con il Lazio, la Doc Ansonica Costa dell’Argentario. Vitigno già incontrato sull’Isola d’Elba e che qui, sulle pendici del Monte Argentario e sulla vicina Isola del Giglio, si traduce in vini particolarmente fruttati.

Danilo della Mura