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5 continenti, 5 sensi: America

5 continenti, 5 sensi: America

L’altra anima delle Americhe
Dopo l’Africa, il viaggio intorno al mondo attraverso i cinque sensi fa tappa in America.
42.223.788 km² di terra attraversata dal tropico del Cancro, dall’Equatore e dal tropico del Capricorno.
Scenari e ambienti incontaminati si fondono con metropoli trafficate, all’avanguardia, regalando emozioni contrastanti.

Il percorso sensoriale inizia dagli Stati Uniti, dove la Somoma Valley con le sue winery e i romantici paesaggi consentono un assoluto relax a due passi da San Francisco, avvolti da un’atmosfera dal sapore d’altri tempi.
La cittadina di Sonoma è un’eccellente base di partenza per l’esplorazione delle aziende della Wine Country. Chiamata dai suoi abitanti ‘Slow-noma’ (‘slow’ in inglese significa ‘lento’) o ‘Valley of the Moon’ (‘Valle della Luna’, ovvero il nome letterario inventato da Jack London per la regione) è un luogo dove la quiete stupisce e gli assaggi dei vini lascia senza parole.
Graziose e curatissime stradine portano alle piccole ed eleganti aziende vinicole, dove poter degustare dell’ottimo vino e trascorrere la notte.
Tappa d’obbligo, la Niebaum-Coppola Estate Winery. La Rubicon Estate è proprietà del regista Francis Ford Coppola dal 1995, ma ha una storia di prestigio lunga più di 150 anni.

Dagli Usa alla Repubblica di Cuba, per lasciarsi avvolgere dall’atmosfera inebriante delle piantagioni di tabacco e delle fabbriche di rum. Suggestive e imperdibili le case del tabacco, costruite in legno e col tetto di foglie seccate, spiccano tra le piantagioni. Queste antichissime costruzioni sono usate ancora oggi per far seccare il raccolto dei campi che le circondano.
La vegetazione tropicale della Valle di Viñales, l’orchideario di Soroa, una passeggiata verso la bellissima cascata immersa nella foresta, una visita a Pinar del Rio, alla fabbrica del famoso liquore Guayabita del Pinar e a quella del tabacco, ma anche i paesaggi sontuosi, i “mogotes” e il mare caraibico fanno di questa isola un luogo magico e speciale, pieno di passioni e colori, da vivere a 360°.

Nella scoperta dell’America dei sensi non può mancare una tappa al deserto bianco della Bolivia sudoccidentale. Il Salar de Uyuni sa infatti stupire con i suoi colori che cambiano ininterrottamente, passando dal blu all’azzurro, dal rosa all’arancione, dal giallo al bianco. La sensazione che sa dare al tatto l’Hotel del Sal, albergo interamente realizzato con blocchi di sale, è impagabile.
Quest’atmosfera lunare si estende per più di diecimila chilometri e i pochi lussi che la regione offre saranno facilmente ripagati da un cielo di stelle come non avrete mai visto e mai, forse, rivedrete.

Di nuovo negli Usa, dove non esisterebbe il jazz se non ci fosse New Orleans: qui la musica regna sovrana ed è impossibile non accorgersene.
La città, costruita sulle rive del fiume Mississippi, è il luogo ideale per gli artisti, ma anche per chi ha voglia di fare un tuffo nell’affascinante e bizzarro mondo dell’America non contaminata. Moderna, ma anche legata a tradizioni uniche come quelle che si respirano nei locali di Storyville, dove ha iniziato a esibirsi Louis Amstrong, o quella dei riti voodoo che, ogni notte, al bar dell’International House danno il benvenuto agli spiriti.
Questo piccolo ed elegante hotel è contemporaneo senza essere sgradevole, ricco di stile senza essere formale. Reso famoso dal designer Christian Liaigre, che ne ha realizzato gli interni, rappresenta il tocco magico di New Orleans.

Ultima tappa, l’immensa metropoli di Buenos Aires, dove trova spazio un luogo in cui rifarsi la vista ed estraniarsi dalla frenesia della quotidianità. Al civico 1860 di Avenida Santa Fe, la libreria El Ateneo ha occupato il  vecchio teatro “Gran Splendid” , mantenendone e rispettandone l’architettura. Palchetti e platea ospitano migliaia di libri, mentre il palco è diventato un “caffé lettura”.
Un luogo surreale dove i libri, come spettatori, guardano il palcoscenico del mondo e i visitatori giocano con i pensieri e la fantasia, indisturbati.