Vini nobili, i preferito dai SavoiaUna Doc con un grande passato alle spalle. Una Doc prodotta su un territorio che ha per epicentro lo splendido borgo, dal quale prende il nome: Montecarlo.
A metà del 1500, alla corte del Duca Cosimo I De Medici già si apprezzavano i vini prodotti con “uva di Montecarlo”. Vino che, sul mercato di Firenze, venivano venduti a prezzi superiori a qualsiasi altro vino. Qualche secolo più tardi, nel 1939, ritroviamo i vini di Montecarlo sulla tavola delle nozze reali del Principe Umberto di Savoia con Maria Josè.
Eppure la Montecarlo è una Doc quasi sconosciuta al grande pubblico. Paradossalmente (e non è uno scherzo), quando parli di un vino che si chiama Montecarlo, il grande pubblico (e non si tratta di poche decine di persone), si mostra molto curioso, pensando si tratti di un improbabile vino prodotto nel principato di Monaco.
Eppure la Montecarlo Doc, dista poche decine di chilometri da un altrettanto famoso litorale: la Versilia. Meravigliose spiagge, locali notturni e, soprattutto ristoranti di buona qualità, nei quali, purtroppo si stappano per lo più le “bottiglie con le bollicine”. Ma questa estate provate a metterle da parte per scoprire i grandi vini rossi, bianchi e passiti realizzati da queste parti. Meglio ancora: fate un salto a visitare le cantine delle aziende produttrici.
Interessante la presenza di vitigni internazionali come il Syrah nei Rossi, Semillon e Roussane nei Bianchi.
Per le cene su una delle tante terrazze “vista mare”, il Montecarlo è l’ideale compagno per piatti locali come l’Acquacotta, o del pregiato Lardo di Colonnata. Il Vin Santo si abbina in modo egregio con i formaggi erborinati, come antipasto o da soli. Il Vin Santo Occhio di Pernice è imperdibile “per meditare”, da soli o in piacevole compagnia, magari al chiaro di luna.
Il disciplinare.
La Doc Montecarlo è prodotta in una piccola area compresa tra i comuni di Altopascio, Capannori, Porcari e Montecarlo, in provincia di Lucca.
Il Montecarlo Bianco è ottenuto con Trebbiano Toscano (dal 40 al 60%), oltre a Semillon, Pinot Grigio e Bianco, Vermentino, Sauvignon, e Roussane (dal 40 al 60% purché almeno tre di questi vitigni raggiungano singolarmente il 10%).
Il Montecarlo Rosso è ottenuto con uva Sangiovese (50-75%), accompagnato da Canaiolo Nero (5-15%), Ciliegiolo e/o Colorino e/o Malvasia Nera e/o Syrah e/o Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Merlot (10-15%), ed altri vitigni (max 20%). Alcol minimo 11,5%. La tipologia Riserva, prevede un invecchiamento di almeno due anni ed un alcol minimo del 12%.
Il Vin Santo è prodotto con gli stessi vitigni del Bianco. Può essere prodotto sia nella tipologia “Secco” (alcol minimo 16% di cui 14% svolto) e nella tipologia “amabile” (alcol minimo 16% di cui 13% svolto). Il Vin Santo Occhio di Pernice con gli stessi vitigni del Rosso (alcol minimo 16% di cui 14% svolto).
Nel bicchiere.
Il Montecarlo Rosso, servito a 16-18° in ampi calici bordolesi, si presenta con un bel rosso rubino, profumi di frutta rossa, frutti di bosco e sfumature speziate. In bocca, la conferma dei profumi, accompagnata da una bella rotondità.
Il Montecarlo Bianco, servito a 8-12° in calici a tulipano ampio, nel bicchiere si esprime con colore giallo paglierino, profumo fragranti di fiori bianchi e frutti tropicali. In bocca presenta un bel finale fresco e minerale.
A Tavola.
Il Montecarlo è l’abbinamento ideale per i piatti della cucina locale. Il Montecarlo Bianco si accompagna perfettamente a pietanze tipiche toscane quali la panzanella, il marzolino, l’acquacotta, la frittata con gli zoccoli, la minestra di riso, la torta con le acciughe e il lardo di Colonnata. Il Montecarlo Rosso è perfetto con secondi piatti a base di carni rosse, legumi e zuppe, formaggi tradizionali come la caciotta toscana. Le tipologie Vin santo e Vin santo occhio di pernice sono vini da dessert ideali assieme a dolci e alla pasticceria secca tradizionale come i biscottini di Prato, i brigidini e la torta garfagnana.
Aziende & Etichette.
– Fattoria del Buonamico
– Fattoria del Teso
– Fattoria La Torre
